Finite le scuole, le giornate si dilatano. Per bambini che vivono in paese, il mondo è circoscritto ma non ha limiti. Le scorribande in bicicletta sono all’ordine del giorno. Il punto di incontro, solitamente, è il campo sportivo. Poi, ci sono i vicoli da riscoprire, il campo giochi, le disavventure, il salvataggio di gattini, la scoperta di piccole cose inaspettate che diventano oggetto di curiosità e di indagine.
E, naturalmente, le letture per le vacanze.
Quando è arrivata dalla scuola la lunga lista dei libri tra cui scegliere, avevo già in mente alcuni titoli da proporre ai ragazzini che avevano espresso il desiderio di leggere testi adatti a integrare e completare le letture scolastiche.
Tra i titoli che abbiamo esaminato, la scelta è caduta, senza troppe incertezze, su L’evoluzione di Calpurnia di Jacqueline Kelly.
Il romanzo è stato pubblicato in lingua originale nel 2009 ed è stato tradotto e pubblicato in Italia nel 2011, dalla casa editrice Salani.
L’autrice, come si ricava dall’aletta posteriore della copertina, è nata in Nuova Zelanda per poi trasferirsi con la famiglia prima in Canada e, successivamente, in Texas (USA) dove vive. L’evoluzione di Calpurnia è stato il suo primo romanzo. Ne sono seguiti altri, sempre dedicati alla stessa fascia di età.
Ne ho acquistata una copia anni fa. Anche se può sembrare strano, mi piace leggere libri per bambini e adolescenti. E lo ritengo doveroso quando si deve consigliare loro titoli da leggere, in alternativa o in aggiunta ai libri scolastici. Il romanzo di J. Kelly risponde alle attuali esigenze di letture estive. Pur essendo ambientato in un mondo lontano, tratta di questioni attinenti al programma di scienze. La vicenda dell’autrice ci permette di fissare sull’Atlante i luoghi dove ha vissuto. È vero, il programma scolastico di geografia non ha ancora affrontato i paesi extraeuropei ma ha affrontato il grande tema della globalizzazione. Inevitabilmente, ciò comporta che si debba avere chiara la mappa del mondo abitato per poter capire cos’è il ‘villaggio globale’.
La narrazione è ambientata nel 1899, in Texas, in una grande famiglia di coltivatori (oggi si direbbe di imprenditori agricoli). Il prodotto principale del loro terreno sono le noci pecan (una varietà originaria dell’America settentrionale).
Sicuramente un’ambientazione esotica dalla quale può nascere un confronto con la realtà i cui in protagonisti della lettura vivono (un paesino agricolo nel cuore dell’Appennino abruzzese).
La protagonista della narrazione ha la loro stessa età nel 1899.
E questa è l’informazione indispensabile per comprendere il testo. Rende necessario attivare un confronto critico con il presente. L’autrice, infatti, ha ricostruito nella narrazione le condizioni di vita di un’adolescente in una grande famiglia patriarcale nel contesto in cui vive (la piantagione di noci pecan in Texas, Usa). E Calpurnia, l’adolescente protagonista della narrazione, è curiosa. La sua vita trascorre tra casa e campi nel continuo tentativo di trovare una spiegazione a ciò che osserva – libellule e cavallette, cavalli e cani, opossum e colibrì –, tutto attrae la sua attenzione, tutto osserva in modo meticoloso, a tutto cerca una risposta. Naturalmente, da sola non riesce a trovare le risposte, rendendosi conto che ha bisogno di altro per capire. Quando si imbatte in un titolo – L’origine della specie (1859) – e in un nome – Charles Darwin (1809-1882) – capisce di essere sulla strada giusta: è questo il libro di cui ha bisogno. Con uno stratagemma convince uno dei fratelli a portarla con sé in paese dove si dirige in biblioteca. La richiesta del libro in questione suscita, peraltro, sdegno nella bibliotecaria che si rifiuta di consegnarglielo. La questione per Calpurnia si fa ancora più interessante. Una cosa proibita deve essere per forza interessante!
A partire da questo evento che le suggerisce un mondo di cose da scoprire e imparare, contrapposto alle lezioni di piano che la mamma le impone (perché una signorina deve suonare il piano), e alle materie scolastiche (che per una signorina prevedono, oltre a Lettura, Ortografia, Aritmetica e Calligrafia, anche Comportamento, Postura, Uso del Fazzoletto e del Ditale, che la rinchiudono in un mondo fatto di cose solo femminili, in casa, ad aiutare la mamma, ferma in posture adatte a una signorina), Calpurnia cerca di sottrarsi in ogni modo a un destino che la vorrebbe lontana dal mondo della natura, interessante e pieno di sorprese, per quello che ha potuto intuire nei suoi vagabondaggi solitari, sfuggendo al controllo dei genitori.
Quando, un giorno, si imbatte nel nonno, silenzioso e burbero, rinchiuso nel suo laboratorio, per Calpurnia la situazione si fa improvvisamente appassionante. Il nonno scopre nella nipote un discepolo curioso, interessato e assolutamente disponibile a partecipare ai suoi esperimenti. È la persona giusta alla quale consegnare il libro di Darwin. Nessuno, in casa, oltre a questa nipotina curiosa, se ne è mai interessato (e la nipotina, guidata dal nonno, scopre che in casa esiste un’intera biblioteca!). È la persona giusta alla quale insegnare il procedimento scientifico a partire dal taccuino che Calpurnia, in modo maldestro, aveva iniziato a riempire con le sue prime osservazioni sulle cavallette. Poco importa a questo nonno – quasi sconosciuto fino a quel momento – che Calpurnia sia femmina. Il desiderio di Calpurnia è diventare naturalista, non seguire le regole dettate dalla mamma per farla diventare una signorina ubbidiente e composta. L’incontro nonno / nipotina segna una stagione di indagini naturalistiche, capitolo dopo capitolo. E ogni capitolo si apre con una citazione tratta da libro di quel signore inglese, Charles Darwin, morto solo sei anni prima della nascita di Calpurnia.
A distanza di centoventidue anni da quell’incontro, frutto della vena narrativa di un’autrice nata in Nuova Zelanda, siamo qui, in queste giornate estive, a leggere le pagine del romanzo scoprendo, a ogni pagina, argomenti studiati sulle pagine dei libri scolastici ma mai verificati dal vero, spesso esclusivamente memorizzati solo per il tempo necessario a rispondere a una batteria di venti o trenta domande (magari con una crocetta sulla casella corrispondente alla risposta corretta) e, naturalmente, anche argomenti nuovi.
Ogni tanto ci interrompiamo per analizzare una frase più attentamente, anche dal punto di vista grammaticale e logico (perché mai l’analisi grammaticale precede quella logica, in momenti rigidamente separati e in una pletora di pagine di esercizi dispersivi, senza mai una sintesi: “Cos’è e che funzione ha?”. Un mistero che, per quanto possibile, ho sempre superato negli anni di insegnamento, associando i due momenti) per rafforzare le basi fornite dalla scuola, piuttosto traballanti, a dire il vero. Anzi, ne approfitto per fare una ‘similitudine sottintesa’ tra le conoscenze linguistiche in loro possesso e un palazzo senza fondamenta, prontamente riconosciuta come una metafora (le pagine omeriche sono servite!).
Non è facile procedere nella lettura. A ogni paragrafo, c’è un interrogativo nuovo (anche per alzata di mano: la forza delle all’abitudine!). Ogni interrogativo ne porta con sé altri.
Arrivati al sesto capitolo, decidiamo di fare una sortita fino alla fonte, una sorgente di acqua non potabile utilizzata dagli agricoltori per l’irrigazione dei campi, situata ai piedi del paese. Tutti gli agricoltori del comune si recano a prelevare l’acqua con il trattore e il rimorchio sormontato da un grande contenitore per poi recarsi sui campi che hanno più bisogno di acqua, soprattutto in questo periodo di siccità estiva.
Accanto all’imbocco per riempire i contenitori (la fonte vera e propria), c’è un lungo canale di acqua stagnante. È questa la nostra meta.


L’acqua stagnante è stracolma della vegetazione tipica degli stagni, sul fondo e in superficie. Sul pelo dell’acqua decine, centinaia di insetti. Api e farfalle svolazzano da un punto a un altro, su una foglia, su un fiorellino, sulla superficie dell’acqua. Un incredibile brulicare di vita. Ma anche la staticità della morte. Sull’acqua, accanto insetti vitalissimi, galleggiano parecchie farfalle morte. È un terreno perfetto per esplorazioni e osservazioni. Scopro i miei lettori in erba, mentre affondano le mani nell’acqua limacciosa, riemergendone a un tratto con una vitalissima ranocchia (che saltella via per essere poi ricollocata delicatamente in acqua) (credo appartenente al genere Pelophylax). Mi confessano di aver prelevato girini dalla stessa acqua per tenerli sotto osservazione, in un apposito contenitore, fino alla loro completa trasformazione.



Infine, li riaccompagno a casa, con qualche speranza che la relazione tra libro e vita reale li abbia convinti del fatto che libro e osservazione sono indispensabili e complementari perché per osservare e fare tesoro di quello che si osserva è indispensabile imparare “a vedere le cose con i propri occhi: come si formulano le Ipotesi, si progetta il proprio Esperimento, si verifica tramite l’Osservazione e si arriva a una Conclusione” (per citare il nonno di Calpurnia mentre le spiega il metodo sperimentale). E con la speranza che scuola e vita possano viaggiare nella stessa dimensione. E, infine, con la speranza che le discipline scolastiche vengano percepite non come contenitori stagni ma come vasi comunicanti.
NOTA
Questo breve scritto risale al luglio del 2021 ed è ambientato a Navelli (AQ). I protagonisti avevano finito la prima media e, secondo un copione scontato, tutto quello che avevano scoperto e messo a frutto era dovuto esclusivamente alla loro curiosità. Per questo hanno letto e apprezzato Calpurnia: su ranocchie e girini avevano capito da soli più di quello che trovano sui libri di scuola. Dovrebbero saperlo e ricordarselo gli addetti ai lavori nel preparare programmi e libri.
PROMEMORIA Altri titoli con l’acqua come protagonista:
1. Basta una brocca per ripensare il passato e riflettere sul futuro Infodem 30/04/2020 https://infodem.it/teatrino.asp?idn=5739 Libri sottobraccio, 21 aprile 2022 https://librisottobraccio.blog/2022/05/03/con-lacqua-ancora-in-mente-brocche-e-affini/
2. Una bambina racconta: 1960, dall’Abruzzo in Australia. E ritorno Infodem, agosto 2020 https://infodem.it/teatrino.asp?idn=5739
3. Testimonianze. 1950-1967 Italia – Argentina, andata e ritorno Infodem, novembre 2021 https://infodem.it/teatrino.asp?idn=5739
4. Storie di libri tra mare e terraferma Infodem, settembre 2021 https://infodem.it/teatrino.asp?idn=5739
5. Oro blu. Nove storie di acque e di terre Infodem, maggio 2020 https://infodem.it/teatrino.asp?idn=5739
6. Con l’acqua ancora in mente (brocche e affini) Libri sottobraccio, maggio 2022 https://librisottobraccio.blog/2022/05/03/con-lacqua-ancora-in-mente-brocche-e-affini/
7. Un libro scompaginato e una storia svanita Libri sottobraccio, dicembre 2022 https://librisottobraccio.blog/2022/12/22/un-libro-scompaginato-e-una-storia-svanita/
8. A proposito di fiumi Libri sottobraccio, 28/11/24 https://librisottobraccio.blog/2024/11/28/a-proposito-di-fiumi/