
Mi chiamo Rosa Rossi. Sono nata a Viterbo, dove ho trascorso lunghi periodi fino a quando le figlie sono diventate adulte. Ho studiato lettere classiche alla Sapienza Università di Roma e insegnato Materie letterarie latino e greco nel Liceo classico fino al 2011.
Per insegnare ho sempre seguito un criterio: interrogarmi sull’importanza di ciò che ero tenuta a proporre agli studenti. Per trasmettere i contenuti e il messaggio, dovevo essere in grado di rispondere prima di tutto a me stessa. Questo criterio mi ha portato a ripensare i classici in chiave di strumenti di comprensione del presente. Proporre un contenuto senza essersi interrogati sul perché e sul come, infatti, non ha senso, se si considera che il destinatario è un pubblico che vive in un mondo ogni giorno più distante da una formazione ancorata a un archivio di testi, fondamentali solo se si possiedono gli strumenti giusti per decodificarli. L’insegnate deve essere colui che fornisce questi strumenti.
Lungo questo percorso, ho incontrato la Casa Editrice Paravia (oggi Paravia – Pearson Italia) e una redazione formata da un gruppo affiatato di persone che hanno capito il criterio di fondo al quale mi ispiravo e mi ha dato fiducia, instaurando una collaborazione che prosegue dagli anni Novanta a oggi.
Con la pensione, si è dilatato il tempo a disposizione per ragionare sui testi classici sottoponendoli al vaglio del mondo come oggi è. Le letture si sono ampliate a testi che affrontano in vario modo le questioni più urgenti poste dal progresso, rivelatosi, nel giro di qualche decennio, tanto prezioso quanto funesto per l’ambiente (e per l’uomo), portando con sé la crescita incontrollata di fenomeni ‘post-moderni’ (produzione di massa di bassa qualità, di brevissima durata e con materiali industriali, aumento smisurato dei rifiuti, perdita della memoria dei lavori tradizionali, generale deterioramento delle condizioni di lavoro, un drammatico peggioramento delle condizioni dell’ambiente e sfruttamento indiscriminato dell’uomo sull’uomo). A partire da queste considerazioni, gli articoli intendono proporre una prospettiva di sviluppo sostenibile. L’idea di base è ricominciare a fare, riciclando e valorizzando la durata delle cose per contribuire a un ambiente più pulito. L’obiettivo è la ricerca di uno stile di vita ispirato alla natura, al rispetto e alla salvaguardia della terra.
Su queste questioni mi piace scrivere.
Le riflessioni sulle mie letture sono confluite, da qualche tempo, ne il blog dei blog Informazione e democrazia, “un blog collettivo che si occupa del mondo della comunicazione e della cultura, con la piena consapevolezza della sua stretta connessione con la vita democratica del paese”.
Potete trovarle a questo link