Racconti artigiani

Una vecchia porta è diventata la testata di un letto, un pannello tessuto a telaio e stampato con foglie di noce, tanti ventagli provenienti da artigianato popolare brasiliano.

Il nome è frutto di una lunga riflessione. Racconti artigiani è quello che meglio esprime l’idea di indagare, ‘ri’scoprire, praticare e raccontare i lavori manuali sostenibili – vere e proprie Arti e Mestieri – da un osservatorio un po’ speciale: Navelli, un borgo arroccato su un colle appenninico, alle falde del Gran Sasso, sede da centinaia di anni della coltivazione dello zafferano e possibile ‘modello’ per un viaggio sostenibile. 

Il desiderio di indagare, riscoprire, praticare mi accompagna da quando bambina ho imparato accanto alla nonna a lavorare a maglia e all’uncinetto, a dare i primi incerti punti di ricamo e, sempre accanto alla nonna, a raccogliere le erbe di campo nella campagna dove trascorrevo intere estati.

È lo stesso desiderio che mi fa conservare tutto: vecchi maglioni, scampoli di tessuto, i calzerotti di lana realizzati dalla nonna, gomitoli e bottoni. C’è sempre modo di utilizzarli o recuperarli in qualche modo. 

Il desiderio di conservare tutto va pericolosamente d’accordo con la tendenza a collezionare oggetti e libri vecchi. Insomma, un patrimonio di cose, che con ogni probabilità, molti butterebbero nella spazzatura senza troppo pensarci (e, fino a qualche tempo fa, senza neppure preoccuparsi di differenziare i materiali). E i libri vecchi dicono molto, indipendentemente dalla qualità letteraria.

Con il passare degli anni, queste passioni – accantonate per lo più negli anni in cui gli impegni di lavoro hanno catturato tutto il tempo a disposizione – si sono coniugate con la passione per lettura e scrittura, imprescindibili per il lavoro.

Nel frattempo è divenuto sempre più evidente che le attività manuali, dimenticate per l’imperante spinta del mercato a consumare prodotti confezionati, realizzati chissà da chi, chissà come e, soprattutto, in chissà quali condizioni di lavoro (tutte questioni che sfuggono ai più!), hanno assoluto bisogno di essere rivalutate, in tutti i settori.

Così ho gradualmente accostato alla scrittura dedicata ai testi classici, l’indagine sulle attività artigianali, cercando di investigarle da vicino, di dare visibilità a tecniche, mestieri, materiali nuovi e di recupero. Sono entrata, in punta di piedi, nel mondo della tessitura, della tintura, della stampa con materiali vegetali. Mi piace porre alla ribalta la profonda connessione tra attività apparentemente diverse. Se uso la lana, so da quali greggi arriva. Se compro un tessuto, lo scelgo di origine vegetale o di recupero. Privilegio verdure di provenienza locale. Per quanto possibile, cerco di ricostruire la filiera di ciò che uso. Penso che le botteghe artigiane siano una grande realtà la cui scomparsa rappresenta un danno inestimabile per la società.

Racconti Artigiani  è il luogo virtuale dove confluisce il piacere di raccontare le ‘erbacce’ del giardino, gli alberi in cui mi imbatto durante le passeggiate, gli esperimenti di tintura o di stampa con materiali vegetali, le esperienze di artisti e artigiani con cui mi capita di entrare in contatto.

Non significa che non mi occupo più di libri. Anzi, i libri sono aumentati. Il ventaglio di letture si è ampliato con l’ampliarsi dell’interesse per queste tematiche. Semplicemente gli scritti dedicati ai libri, hanno trovato un altro spazio dove, chi ne ha voglia, li può leggere: Il blog dei blog, Informazione e democrazia.

Leggendo Zena Roncada, Dal terrazzo e piccole fughe, temposospeso 2025

Leggendo Zena Roncada, Dal terrazzo e piccole fughe, temposospeso 2025 Ogni libro, a suo modo, è un’opera d’arte, nelle intenzioni dell’autore. Peraltro, in questi tempi dominati dall’alta tecnologia, spesso, è solo un insieme di pagine messe insieme per apparire e farsi notare sugli scaffali di un megastore, particolarmente in momenti dell’anno destinati ai regali. È lo…

Leggendo Massimo Castoldi, L’Italia s’è desta. L’inno di Mameli: un canto di pace, Donzelli 2024

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Leggendo AA.VV., Lezioni sull’antifascismo, a c. di Piergiovanni Permoli, Laterza 1960

Quello che segue è un “articolo di servizio”, dedicato a un libro datato e fuori commercio, scovato nel mercato dell’usato (C’era una volta … 15 – 16 novembre 2025, Cesena Fiera). Di conseguenza, quella che segue non è una recensione ma un promemoria sui contenuti e una ricognizione della bibliografia che correda le singole lezioni-interviste, integrata…

Giona (e Giosuè), tra Vaccamorta, Francia e Caraibi: una nuova ‘opera-mondo’ (Alessandro Marenco, Giona, temposospeso 2025)

Dove si incrociano i destini di due fratelli: Giona, dalla vita tra boschi e prati alla vita confinata in un anfratto dove è caduto casualmente, sotto un masso inamovibile; Giosuè, da boscaiolo a seminarista, da analfabeta a lettore, da soldato a illuminista. Alessandro Marenco affida la narrazione a Giosuè che, a seguito dell’incidente occorso al…

Contro l’obsolescenza di (alcuni) libri (parte seconda)

Qualsiasi libro, saggio o romanzo, mi induce – e, più in generale, dovrebbe indurre il lettore – a creare una rete di rimandi ad altri testi. L’invito a ricostruire questa rete nasce dall’interno del testo e dipende solo dal lettore decidere se, come e in che misura percorrerne le tracce, cercando e leggendo i testi…

Contro l’obsolescenza di (alcuni) libri (parte prima)

In un’epoca di sovrabbondanza di merci, esiste anche una sovrabbondanza di libri, spesso scritti e pubblicati per essere pubblicizzati e ‘consumati’ nel giro di una stagione o poco più. Quasi fossero uno spuntino, ossia essi stessi un merce deperibile. Non sempre per il lettore / consumatore è facile orientarsi in questa pletora di titoli. Difficilmente, il lettore…

TESTO E FOTO: Rosa Rossi

Un pensiero su “Racconti artigiani

  1. Salve, bella pagina e bella storia. Amo da sempre lavorare con le mani…e scrivere, due cose che spesso camminano insieme. Mi piace cucire a mano, lo trovo molto rilassante; lavoro solo con materiale riciclato e solo di lino, cotone e seta. Sono una artigiana caotica, di conseguenza, passo dal libro di stoffa ai collage di stoffa, che diventano tappeti o quadri. Un caro saluto.

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